Sono un' insegnante di scuola primaria in ruolo da sette anni con alle spalle venti di precariato (nonostante 6 concorsi superati).
Spesso sento e leggo che la poca qualità della scuola è dovuta in gran parte al reclutamento di precari. Ebbene, posso assicurarvi che è la cosa più errata che si possa pensare e per svariati motivi. Il primo e forse il più importante è che il precario, proprio in virtù della sua condizione, è la
persona con più anni di tirocinio rispetto a qualsiasi altra professione e questo gli permette, al momento dell'immissione in ruolo, di essere più che preparato ad esercitare come insegnante ed educatore. Se da un lato rabbrividisco al ricordo delle estati passate fra telefono, provveditorato, internet.... dall'altro sono fiera di avere con me questo enorme bagaglio esperienziale, perché mi ha permesso di conoscere svariate realtà scolastiche e numerosi insegnanti: quelli con la "I" maiuscola della cui professionalità ho cercato di farne tesoro; quelli con la "i" minuscola da depennare dall'Albo, se ce ne fosse uno, e che forse sono la vera causa delle critiche poco lusinghiere mosse alla scuola.
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