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Visualizzazione post con etichetta Diario di bordo: classe quinta. Mostra tutti i post
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lunedì

Informatica

E' da molto che non annoto le lezioni nelle classi quinte, perchè finalmente l'aula di informatica si è resa nuovamente accessibile e abbiamo sospeso le attività di disegno geometrico. Ora finalmente possono lavorare in gruppo su un ipertesto (abbiamo annullato quello sui Greci che ha creato non pochi problemi (chi non aveva il collegamento ad internet e quindi non poteva inviarmi il materiale, chi si nascondeva dietro il lavoro degli altri....)
Si è deciso di farlo sui Romani partendo da un menù iniziale con collegamenti ai vari argomenti principali.

Il lavoro è a buon punto, anche se noto che alcuni ancora non collaborano nel gruppo.
Lunedì scorso la collega di italiano mi ha chiesto di far realizzare un biglietto di auguri per la mamma; già l'anno scorso lo fecero con WORD, ma quest'anno ho preferito far usare PUBLISHER: in aula ho spiegato prima come trovarlo nei programmi (START-PROGRAMMI-MICROSOFT OFFICE-MICROSOFT OFFICE PUBLISHER) e ne ho fatto realizzare uno di prova, ma non avendo la stampante in funzione, ho chiesto di realizzarlo a casa e portarlo a scuola all'ins. di italiano. Ieri qualcuno me l'ha mostrato e devo dire che sono stati proprio bravi. Giacomo mi ha riferito che il papà ne ha approfittato per farsi fare dei volantini per la campagna elettorale.
Abbiamo ripreso il lavoro sull'ipertesto e ho spiegato l'uso di GIUSTIFICA e come inserirlo nella barra degli strumenti per quelli che non ce l'avevano: mi piace vedere un testo allineato.

martedì

La statistica

Al rientro dalle vacanze natalizie i ragazzi erano molto agitati. Il motivo era che volevano parlare dei regali ricevuti, soprattutto dei giochi elettronici e dei telefonini all'ultima moda. Ho colto l'occasione per proporre un'indagine: avrei preso due piccioni con una fava: lasciare che si pavoneggiassero dei regali e fare una lezione di statistica. Hanno rappresentato i risultati con un istogramma. Ho proposto, per il prossimo incontro, di trasformare l'indagine in un areogramma (alcuni hanno ancora difficoltà nell'uso del goniometro e ne approfitto per un ulteriore consolidamento)
Ieri ho detto ai ragazzi che prima di trasformare la loro indagine in areogramma, era giusto fare una ripassata su come realizzarne uno, conoscendone le percentuali. Non so cosa avesse spiegato l'anno scorso l'insegnante di matematica sugli areogrammi, ma i ragazzi non ricordavano niente. Sono partita allora dal cerchio equivalente ad un angolo giro. Quanti gradi? 360°. E se coloro ogni grado di rosso, cosa otterrò? Buio. Forse ho posto male la domanda. Disegno alla lavagna un cerchio, poi chiamo Antony  e gli chiedo di colorare i 360° di rosso. Non posso! è la risposta. Come non puoi? mi altero. Il gesso rosso non c'è! Mi viene da ridere e gli dico di usare il giallo. Mi colora tutto il cerchio. Bravo! In percentuale, a cosa corrisponde il colore che hai usato? Da posto lo anticipa Giacomo: al cento per cento, perchè c'è solo il giallo. Lo sapevo! si arrabbia Antony. Ne sono convinta!  gli rispondo per evitare ulteriori battibecchi. Quindi 360° corrispondono al 100%. Ora, per sapere a quanti gradi corrisponde l'1%, cosa devo fare? 5/6 rispondono in coro: la divisione!
360:100=3,6.  Patate? Ridono. No, gradi! Bravi, quindi, se 1% è uguale a 3,6°, il 2% a quanti gradi corrisponde? A 7,2° Ok, vedo che avete capito, allora prendiamo dal libro una statistica riguardante la morfologia di un territorio italiano e proviamo a rappresentarla con un areogramma. Scelgono la Toscana: 8% pianura, 25% montagna, 67% collina. In quanti settori dobbiamo dividere il cerchio? 3. Ma avranno tutti la stessa ampiezza? No. Quanto sarà ampio il settore che rappresenterà la pianura? Basta fare 8X3,6.......28,8°
A lavorare! Sarebbe andata bene per tutti se alcuni, avendo usato il goniometro e non il compasso per tracciare il cerchio, non avessero dimenticato di segnare il centro, ma se avessero riflettuto un po' e guardato il disegno.........


mercoledì

Stella di Natale

Lunedì, 20 dicembre i ragazzi delle quinte erano alle prese con le prove della recita natalizia e la collega mi ha chiesto di far ripetere i canti. Mancava ancora un quarto d'ora: erano stufi di cantare. In un lampo mi è venuta l'idea di far realizzare un lavoro natalizio: la stella. E che ci vuole? Ha esclamato Nicola, il solito polemico! Ok, ma questa che farete è una stella con le punte perfettamente uguali. Costruite un pentagono regolare con il goniometro: non dimenticatevi la regola! E che c'entra la stella con il pentagono? Sempre Nicola! Tu fallo e poi vedrai. A proposito, come ti ricavi i 5 vertici? Nicola sbircia la regoletta che feci scrivere la volta precedente ed esclama: 360:5! Va bene, esegui la divisione e disegna il tuo pentagono.
Quando tutti hanno disegnato il pentagono, chiedo di disegnare la stella all'interno di esso. I ragazzi sono perplessi. Qualcuno cerca di farla con il righello, ma vede che non è perfetta. Invito allora a tracciare tutte le diagonali del poligono e..........wow, che bello! Al centro viene un altro pentagono capovolto! Allora tracciate un'altra stella, dico orgogliosa per averli stupiti. Il tempo è finito: a casa cancellate tutte le linee che non servono e colorate le 2 stelle con  lo stesso colore, ma con tonalità diversa. 

sabato

Laboratorio/tecnologia

Lunedì scorso abbiamo ripetuto le caratteristiche dei poligoni regolari. Come potremmo disegnare un esagono regolare? Vi aiuto dicendo che potremmo farlo in due modi con due strumenti diversi. A questo punto i ragazzi hanno subito risposto: con il goniometro e il compasso. Ok, ma come farlo con il goniometro? Vista la perplessità, li ho invitati a prenderlo e a riflettere su quanto ripetuto sui poligoni regolari. Finalmente Nicola ha esclamato: Gli angoli sono tutti uguali quindi possiamo fare 360 diviso il numero degli angoli, cioè sei. Bravissimo. Ma oggi non lo disegneremo con il goniometro: useremo il compasso, perché vi permette di tracciarlo anche più piccolo.
Dopo averlo disegnato, ho notato che molti sono migliorati nel maneggiare lo strumento, 7/8 hanno la predisposizione per il disegno tecnico, 5 hanno sbagliato, perché non hanno ancora capito che il compasso serve per trovare dei punti su una linea che servono per stabilire i vertici dei poligoni. Dopo un'ulteriore spiegazione l'hanno eseguito bene.
Avendo ancora un po' di tempo, ne ho fatto realizzare un altro in scala 1:2
La prossima settimana disegneremo l'esagono con il goniometro.


martedì

Informatica/laboratorio disegno geometrico

La collega di italiano, avendo spiegato il testo giornalistico (cronaca), mi ha chiesto di approfondire l'argomento sul giornale on line e sull'ipertesto. Inizialmente gli alunni si sono spaventati, pensando di dover fare un iper-tema, ma quando ho spiegato che un ipertesto è un testo che va letto non in sequenza, ma per centri di interesse, collegati al testo tramite link, si sono rassicurati; ho aggiunto che per creare un ipertesto occorre preparare prima una mappa mentale dell'argomento che si vuole trattare, perchè ciò rende più facile la sua realizzazione, purtroppo gli alunni non sono stati abituati a studiare con tale metodo né con le mappe concettuali gli argomenti di storia e geografia ed ho dovuto fare un esempio alla lavagna, chiedendo ciò che sapevano sui Greci (ultimo popolo studiato); 
Ma così è più facile imparare la storia e abbiamo davanti tutto ciò che dobbiamo dire! Hanno esclamato e, visto il loro entusiasmo,  abbiamo deciso di realizzare un ipertesto a casa dal momento che l'aula di informatica è ancora chiusa, in piccoli gruppi avrebbero scelto un argomento da approfondire e cercato immagini relative, poi, in classe, con un portatile, l'avremmo assemblato con Powerpoint, spiegando loro come linkare.
Siamo poi passati al disegno geometrico:  tracciare una retta perpendicolare ad un'altra in modo preciso se non abbiamo il quaderno a quadretti, utilizzando il compasso. 

Ma ci sarebbe un altro strumento che ci potrebbe aiutare......ah, sì, il goniometro! E come? La retta è come se fosse un angolo piatto, allora prendo il goniometro e trovo la metà di 180 gradi, cioè 90 sia in alto che in basso e unisco i due punti. Complimenti Antonio, ma perchè? Perchè le rette perpendicolari formano angoli retti, cioè di 90 gradi. Giusto.
Ora osservate bene il disegno. Quello che avete fatto, oltre a farvi tracciare una perpendicolare, vi ha creato un'altra situazione. Quale?.................Silenzio totale. Provate a misurare le due parti del segmento che avete tracciato inizialmente........Sono uguali! Quindi? La perpendicolare ha diviso in due parti uguali il segmento.
Bene, questo vi potrà servire se dovete dividere a metà un segmento e non avete il righello con voi.

lunedì

tecnologia-laboratorio disegno tecnico

Lunedì scorso ero impegnata nel seggio per le elezioni dei rappresentanti per il rinnovo del Consiglio di Circolo e la collega che mi ha sostituito ha fatto fare un'attività di geometria sui cerchi. Ieri, continuando l'argomento, ho dato la consegna di disegnare 3 cerchi con i raggi lunghi rispettivamente di 3 cm, 5 cm e 5,5 cm. Li ho visti perplessi quando ho chiesto come avrebbero eseguito il compito, poi alcuni hanno risposto che avrebbero preso la misura utilizzando il righello, ma hanno impiegato più tempo a rispondere quando ho chiesto il perchè facessero così.
Finalmente hanno capito che l'apertura del compasso corrispondeva alla misura del raggio.
Dopo ho parlato loro di Kandinsky e della sua idea che le figure geometriche perfette non esistevano nella realtà e ho proposto di realizzare un disegno, imitando il pittore ed anche per esercitarsi a maneggiare il compasso.

martedì

tecnologia

Oltre ad insegnare in una prima e due seconde, insegno informatica in due classi quinte.
Premesso che l'aula multimediale è chiusa per "restauro" ho deciso di dare una mano alla collega che insegna matematica, consolidando gli obiettivi di geometria, facendo eseguire disegni con l'utilizzo di squadre, compasso goniometro e riga.
Al primo incontro con i ragazzi, dedicato alla conversazione su ciò che avrebbero fatto e al materiale che avrebbero dovuto portare, non so come, ci siamo ritrovati a parlare della bicicletta. Mi si è accesa una lampadina ed ho deciso di dedicare il secondo incontro proprio a questo mezzo di trasporto a loro ben congeniale, chiedendo di fare una ricerca sulla sua invenzione e anticipando risposte che avremmo chiarito a ricerca fatta.
In questo incontro ho portato loro la foto di una classica bici ed ho chiesto di scrivere le parti di essa che conoscevano; stranamente nessuno ha nominato la dinamo nè conoscevano la sua funzione. Allora li ho guidati a riflettere sull'energia che veniva usata per far muovere il veicolo e su come essa veniva immagazzinata nella dinamo....oh, guarda un po', sembravano dire i loro sguardi.
Infine, accortami che erano ansiosi di utilizzare il compasso, li ho invitati a disegnare una ruota, ponendo prima delle domande (era anche un modo per testare le loro conoscenze pregresse).
D. Il cerchio può essere considerato anche?
R. Un angolo giro.
D. Quanti gradi misura?
R. 360°.
D. dovendo tracciare i raggi della ruota ogni 10°, quanti raggi disegnerò?
R. 36.
Bravissimi! Allora a lavorare!
Che disastro! Chi manteneva quell'arnese "infernale" con due mani, chi lo reggeva come se stesse maneggiando una bomba.......comunque, dopo essere passati al goniometro (già ne avevano fatto conoscenza l'anno precedente) il risultato è stato soddisfacente.

Ieri, al terzo incontro, dovendo i ragazzi ripetere gli angoli, ho fatto disegnare la bisettrice di alcuni angoli, facendo poi verificare con il goniometro se realmente fossero uguali gli angoli divisi dalla bisettrice.