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sabato

SIGNURI'



A Ciro piaceva scrivere. Non importava cosa, gli bastava avere una penna in mano e un foglio bianco davanti................. Gli si illuminarono gli occhi il giorno che gli chiesi di scrivere un tema (avevo mal di testa). “Subito signurì, ditemi solo la traccia.”
“Fai tu Ciro, traccia libera.”
Tornò a posto e per la prima volta non lo vidi tuffarsi nella scrittura, tentennava......
Il giorno dopo corressi il tema.
Tema: “Traccia libera.”




Io c’ho una traccia libera che ci vado a corso Vittorio Emanuele e ci prendo l’autobus. Poi quando torno a casa dico: “Mammà, dove sono le mie tracce libere?” “Ciruzzo, vedi se ne sta ancora qualcuna dentro al frigorifero.”
La sera prima di andare a letto papà mi dà il permesso di vedere una traccia libera in televisione fino alle nove e poi basta che la mattina mi devo svegliare presto per venire a faticare qui.
P.S. Signurì, io non lo saccio cosa sono le tracce libere e non vi voglio disturbare, che state chiaramente abbattuta oggi, quindi ci ho messo un po’ di tutto. Qualcosa sarà! Sempre vostro.


Ciruzzo.
Oggi sono stata alla libreria Feltrinelli; mancavano i libri che cercavo, ma non riuscendo ad uscire da una libreria a mani vuote, mi sono tuffata in una marea di titoli; sono stata colpita da uno che mi ha richiamato alla memoria vecchi ricordi: SIGNURI’ di Milena Maggio. E’ un diario di bordo di un’insegnante di scuola primaria che ha insegnato negli anni ’80 nei Quartieri Spagnoli. I ricordi destati dal titolo sono proprio quelli della mia infanzia, quando l’insegnante veniva chiamata così, zitella o sposata che fosse. Inoltre questo brano mi ha portato indietro nel tempo, agli anni vissuti da  precaria in scuole dove di “Ciruzzi” ce n’erano tanti e spesso li penso con nostalgia, chiamandoli “i miei scugnizzi”.....ma tanto veri.....Complimenti a Milena Maggio!

2 commenti:

Mia ha detto...

Cara Wanda,
che piacevole sorpresa trovare un tuo post sul mio libro!Grazie per le parole e un grande abbraccio da me e da "Ciruzzo".
Milena Maggio.

Maestra Wanda ha detto...

Grazie a te che hai saputo raccontare con tanta semplicità spaccati di vita scolastica di alcune realtà napoletane.