Ho parlato di questo lavoro , intervenendo ad una discussione sulle "tecnologie di carta", un gruppo sul sito "La scuola che funziona" in cui si poneva il quesito se ancheun elaborato prodotto con carta o l'utilizzo della carta (come pure altri materiali) sia ancora uno strumento didattico valido per favorire l'apprendimento. Questo è stato il mio intervento.
"Le tecnologie di carta permettono di interagire con gli altri, fa fare gruppo, fa guardare negli occhi l'altro, crea contatto fisico e favorisce la manipolazione e la creatività.
Realizzai un progetto sugli Egizi, prevedendo solo l'uso del PC: la finalità era quella di utilizzare l'informatica come strumento per approfondire le discipline e creare un ipertesto.......
Vero che prima di recarci nell'aula di informatica preparavamo una mappa per stabilire i vari collegamenti, si ampliava il discorso con gli apporti di testi e oggetti vari portati dagli alunni che comunque erano molto interessati all'argomento, ma dovetti ad un certo punto rivoluzionare tutto e inserire quella che tu chiami: tecnologia di carta. L'aula diventò una vera officina: tanti piccoli operai che allegramente tagliavano, incollavano, pitturavano e ridevano, sì, ridevano imitando le pitture egizie, dei loro nomi scritti con i geroglifici e si entusiasmarono così tanto che le mamme vollero partecipare anche loro e allora chiesi di preparare dei costumi da far indossare il giorno conclusivo del progetto". Fu un lavoro immane, ma la ricaduta positiva sulle attività di storia fu più che buona.
Realizzai un progetto sugli Egizi, prevedendo solo l'uso del PC: la finalità era quella di utilizzare l'informatica come strumento per approfondire le discipline e creare un ipertesto.......
Vero che prima di recarci nell'aula di informatica preparavamo una mappa per stabilire i vari collegamenti, si ampliava il discorso con gli apporti di testi e oggetti vari portati dagli alunni che comunque erano molto interessati all'argomento, ma dovetti ad un certo punto rivoluzionare tutto e inserire quella che tu chiami: tecnologia di carta. L'aula diventò una vera officina: tanti piccoli operai che allegramente tagliavano, incollavano, pitturavano e ridevano, sì, ridevano imitando le pitture egizie, dei loro nomi scritti con i geroglifici e si entusiasmarono così tanto che le mamme vollero partecipare anche loro e allora chiesi di preparare dei costumi da far indossare il giorno conclusivo del progetto". Fu un lavoro immane, ma la ricaduta positiva sulle attività di storia fu più che buona.
Accanto a tutto questo lavoro cartaceo, si aggiunse quello multimediale dell'ipertesto realizzato con Powerpoint.
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