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venerdì

Storia e geografia

C'è sempre una prima volta!

Dopo tanti anni che ho insegnato italiano e matematica, il 2009/2010 mi hanno visto alle prese con storia e geografia in due classi prime. Inizialmente ne ero contrariata, ma poi mi sono letteralmente divertita e con me i bambini. Mi sono inventata giochi e situazioni sull'orientamento spaziale e temporale; ho fatto indossare il casco (simulandolo con le mani) per fare viaggi con la macchina del tempo, facendoli atterrare nell'anno della loro nascita e li ho lasciati fantasticare, mentre dicevano quello che vedevano nella culla, sul fasciatoio, nel passeggino......). Ricordo che i più piccoli, nati nell'anno successivo, mi hanno fatto notare che non c'erano; io ho fatto finta di non capire e loro, con santa pazienza, mi hanno spiegato che erano nati dopo: gli ho inviato un grosso bacio. Sembra normale per noi, ma per un bambino è un grande traguardo. Lo stesso gioco lo si faceva anche con i mesi.
Del materiale realizzato ho poco, tranne delle foto che ho fatto per inviarle ad un'amica e le mappe delle aule viste dall'alto che ho realizzato con Word; non sono realmente in scala, (mia figlia è inorridita) ma rendevano l'idea. Con esse ci ho lavorato tanto prima di far incollare una fotocopia sul quaderno. Sembravano dei veri esploratori con queste mappe in mano: dovevano individuare il loro posto, cambiando spesso il punto di vista; disegnare percorsi e indicare le direzioni ai compagni per farli accomodare ai loro posti.
L'attività preferita dai bambini era quella sulle coordinate geografiche: si divertivano molto a localizzare oggetti su una griglia.
Avevo anche un'ora di laboratorio e, furbescamente, l'ho utilizzata per approfondire la storia e contemporaneamente facevo educazione alla cittadinanza; l'ho intitolato: "La mia storia" ed ho scelto come obiettivo quello di conoscere se stessi e il proprio vissuto.  Sulla prima pagina del quaderno ho fatto incollare la loro carta di identità che ho realizzato con Publisher. (ne realizzai una in classe quinta quasi identica a quella vera che diedi nei giorni dell'accoglienza). Nel riquadro della foto si sono disegnati e hanno trascritto i loro dati.
Beh, non tutti i mali vengono per nuocere.
Morale: se metti passione in quello che fai, ogni cosa piccola diventa grande.

Le mappe
Questa è la macchina del tempo che i bambini facevano a gara per aggiornarla e se lo dimenticavano, bastava che dicessi: "Oggi allora non si fa niente, perché l'abbiamo già fatto" e subito capivano che dovevano passare le lancette avanti. Sono rimasti perplessi sola la prima volta.

Il giorno e la notte
Il sole e la luna li ho fatti con il fondo di una bottiglia di plastica trasparente.

La carta d'identità
Dopo si piega in 4

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