Pagine

mercoledì

scienze/tecnologia/geografia

La scorsa settimana, dopo un po' di conversazione sui regali ricevuti da Babbo Natale e dalla Befana, ho chiamato Saverio e gli ho bendato gli occhi; gli ho messo in mano un temperamatite e gli ho chiesto se riconosceva l'oggetto. E' un temperamatite! Bravo, da cosa l'hai capito? Non rispondeva; allora gli ho chiesto: dall'odore? No. Dal sapore? No. A questo punto gli altri bambini, anche loro inizialmente perplessi, hanno detto in coro: dalla forma. Giusto. Ma solo le mani possono dirci di quale oggetto si tratta? Ancora perplessità. Ho chiamato Luca, gli ho scoperto la schiena e gli ho appoggiato una penna, poi gli ho chiesto di che cosa si trattasse e lui subito ha risposto. Ho continuato a far sperimentare, con varie parti del corpo, le caratteristiche di alcuni oggetti. Il termosifone con il gomito: caldo; il banco con il viso: liscio ecc. Infine ho distribuito pezzetti di vari materiali, li ho fatti incollare sul quaderno e accanto ho fatto scrivere le caratteristiche con i loro opposti, chiedendo di segnare con una X quella giusta. Sono stati tutti bravi.
Questa l'attività svolta sul quaderno, compreso la conclusione scritta:
Infine, ho dato da disegnare 3 oggetti caldi.

Il venerdì, collegandomi a questa lezione, per tecnologia, ho parlato dei materiali di cui sono fatti alcuni oggetti. Li hanno disegnati e accanto hanno scritto il tipo di materiale. Tutti hanno saputo riconoscerli.

Per meglio far comprendere la scelta del materiale per costruire i vari oggetti, ci siamo divertiti ad immaginare alcuni oggetti noti fatti con materiali diversi e quali sarebbero state le conseguenze. Immaginiamo un quaderno o un libro fatto di legno o ferro........lo zaino peserebbe tantissimo! E una finestra fatta di carta? La pioggia la bagnerebbe! E così via.
Dopo siamo passati a geografia. Ho disegnato un bambino alla lavagna: l'ho chiamato Paolo; poi  ho chiesto a Simone di continuare il disegno, mettendo alla destra del bimbo una palla. Velocemente l'ha disegnata, mettendola alla sua destra. Ho chiesto agli altri se avesse fatto bene: tutti hanno risposto di sì tranne Marco che ha detto di no. Puoi spiegare perchè Simone ha sbagliato? E' venuto alla lavagna e ha disegnato la palla al posto giusto, ma non ha saputo dire il perchè. A questo punto ho chiesto a Marco e a Simone di mettersi difronte a me e di alzare il braccio destro, poi ho girato lentamente Marco, mettendolo difronte a Simone: cosa notate? E' cambiato il braccio! No, non hanno mai abbassato il braccio destro. Marco: quando sono difronte a qualcuno, la destra è dal lato opposto al mio. Bravo. Ho chiamato alla lavagna altri bambini dando la consegna di disegnare oggetti alla sinistra o alla destra di Paolo. Mi sono accorta che Simone teneva il broncio e quando gli ho chiesto il motivo gli occhi si sono riempiti di lacrime. Ho capito. L'ho richiamato alla lavagna; non ha sbagliato ed è andato a posto orgoglioso. Ah, questi precisini!
Per verificare se avessero veramente capito ho fatto disegnare sul quaderno Paolo in un prato e ho dato la consegna di scrivere le cose che erano alla sua destra. Ho avuto il tempo di correggere e quasi tutti avevano scritto bene, tranne Stefano e Antonio che mi ha scritto i nomi delle cose di destra e di sinistra.





Nessun commento: