Il primo giorno di scuola è sempre emozionante, soprattutto quando devi farti conoscere dai nuovi alunni.
Dopo aver rotto il ghiaccio nella 5^ L con le presentazioni (superflue, perchè già li conoscevo) ho comunicato le discipline che avrei insegnato e mi è venuto spontaneo chiedere a chi piaceva la matematica: non ho riscontrato un grande entusiasmo e solo la metà della classe ha alzato la mano senza un sorriso. Allora mi è venuta in mente una frase di Einstein e gliel'ho detta, poi ho deciso di fargliela scrivere sul quaderno, al centro del foglio, così intorno avrebbero fatto dei disegni. "Ogni volta che vi sentite scoraggiati, andatela a leggere, pensando che in fondo, senza saperlo, ogni momento fate matematica," Ho visto l'espressione incredula di alcuni, allora ho chiesto ad una di loro: "Chi è più bassa di te nella classe?" Lei mi ha indicato due compagne. "Ecco, hai fatto matematica senza saperlo, hai fatto un confronto fra grandezze e non è cosa di poco conto." Tutti hanno sorriso. Li ho visti rincuorati. Ho continuato a fare domande su questa scia: Dove abiti? Quanti anni hai? Perchè sei qui stamattina?.......Alla fine si sono resi conto che la matematica serve per sopravvivere, necessaria come l'aria.
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