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martedì

Informatica/laboratorio disegno geometrico

La collega di italiano, avendo spiegato il testo giornalistico (cronaca), mi ha chiesto di approfondire l'argomento sul giornale on line e sull'ipertesto. Inizialmente gli alunni si sono spaventati, pensando di dover fare un iper-tema, ma quando ho spiegato che un ipertesto è un testo che va letto non in sequenza, ma per centri di interesse, collegati al testo tramite link, si sono rassicurati; ho aggiunto che per creare un ipertesto occorre preparare prima una mappa mentale dell'argomento che si vuole trattare, perchè ciò rende più facile la sua realizzazione, purtroppo gli alunni non sono stati abituati a studiare con tale metodo né con le mappe concettuali gli argomenti di storia e geografia ed ho dovuto fare un esempio alla lavagna, chiedendo ciò che sapevano sui Greci (ultimo popolo studiato); 
Ma così è più facile imparare la storia e abbiamo davanti tutto ciò che dobbiamo dire! Hanno esclamato e, visto il loro entusiasmo,  abbiamo deciso di realizzare un ipertesto a casa dal momento che l'aula di informatica è ancora chiusa, in piccoli gruppi avrebbero scelto un argomento da approfondire e cercato immagini relative, poi, in classe, con un portatile, l'avremmo assemblato con Powerpoint, spiegando loro come linkare.
Siamo poi passati al disegno geometrico:  tracciare una retta perpendicolare ad un'altra in modo preciso se non abbiamo il quaderno a quadretti, utilizzando il compasso. 

Ma ci sarebbe un altro strumento che ci potrebbe aiutare......ah, sì, il goniometro! E come? La retta è come se fosse un angolo piatto, allora prendo il goniometro e trovo la metà di 180 gradi, cioè 90 sia in alto che in basso e unisco i due punti. Complimenti Antonio, ma perchè? Perchè le rette perpendicolari formano angoli retti, cioè di 90 gradi. Giusto.
Ora osservate bene il disegno. Quello che avete fatto, oltre a farvi tracciare una perpendicolare, vi ha creato un'altra situazione. Quale?.................Silenzio totale. Provate a misurare le due parti del segmento che avete tracciato inizialmente........Sono uguali! Quindi? La perpendicolare ha diviso in due parti uguali il segmento.
Bene, questo vi potrà servire se dovete dividere a metà un segmento e non avete il righello con voi.

sabato

I diritti dei bambini e delle bambine

In classe, in occasione della giornata mondiale dei diritti dei bambini, ho letto il decalogo scritto dal prof. G.F. Zavalloni; 

dopo averlo commentato con gli alunni, li ho fatti scrivere sul quaderno e ho chiesto loro di illustrarne uno, scegliendolo fra quelli che più di tutti volevano che i grandi rispettassero: il risultato è stato sorprendente!
La maggioranza ha scelto il diritto a sporcarsi. Questo dovrebbe farci riflettere su come sempre più i bambini vengono considerati dei gingilli da mostrare belli e puliti.
Spesso consiglio ai genitori di far fare ai loro figli mille esperienze con le mani, di farli partecipare in cucina durante la preparazione di pizze, gnocchi e quant'altro si realizza con le mani; Quando è primavera, spesso porto i bambini nel giardino della scuola e noto che molti evitano di sedersi a terra per non sporcarsi, allora insisto nel farli sdraiare; li invito ad osservare il cielo, le nuvole, a provare l'emozione dei grandi spazi......dopo un po' di imbarazzo e diffidenza per il contatto col prato, rimangono felici e meravigliati.



















storia

Anche nella seconda H ho fatto realizzare il lavoro di storia fatto nella sez. G


Qui ho avuto modo di correggere e i risultati sono stati attimi quasi per tutti. Emanuele ha avuto bisogno di un'ulteriore spiegazione ed infine ci è riuscito. Felice, come al solito, non chiede mai aiuto ed ha sbagliato; spesso si fa prendere dall'ansia, colpa anche della madre che lo pressa e non accetta che il figlio ha bisogno di tempi più lunghi per apprendere, ma poi ci riesce.
Dopo la merenda ho organizzato un'altra attività di storia e precisamente sul modo di raccontare una storia: partendo dall'inizio oppure dalla fine, facendo attenzione a non cambiare l'ordine in cui i fatti sono avvenuti.
Per far comprendere meglio, ho fatto l'esempio della linea dei numeri: se parto da 0 dopo viene l'1, poi il 2, dopo ancora il 3e così via. Ho chiesto poi di partire dal 3 e raccontare la sequenza dei numeri fino allo 0 e sono stati bravi a dire in coro: ora sto sul 3, prima ero sul 2, prima ancora sull'1 ed infine sullo O. Ma attenzione: non bisogna mai cambiare l'ordine di successione, altrimenti il racconto non si capisce.
Sono passata a raccontare la storia di un gallo: "Prima c'era un pulcino appena uscito dall'uovo; poi è cresciuto e ha messo le penne; infine è diventato un gallo con la cresta." Ho chiesto di provare a raccontare dall'inizio, ma non è stato facile per quelli che si erano prenotati ed allora li ho guidati. Quando  tutti hanno risposto che avevano capito  sono passati a raccontare le due storie ed infine le hanno rappresentate con vignette in sequenza.


venerdì


CLASSE SECONDA

Educazione alimentare/tecnologia/storia

Sul quadernone della masseria, nella seconda H, avendo la collega parlato delle mele tipiche della nostra zona: le mele annurche, per tecnologia ho fatto preparare un algoritmo per mettere in ordine le fasi del procedimento per preparare la torta di mele.
Prima hanno scritto un breve resoconto della giornata di Baffo e Coda:
"Fuori piove; Baffo e Coda si rintanano in cucina e seguono con curiosità i gesti di zia Adelaide che è alle prese con una squisita ricetta: la torta di mele."


Ingredienti:
300 g farina, 2 uova, 200 g zucchero, 200 g burro, 1 cucchiaio di rum, buccia grattugiata di un limone, 600 g di mele, 1 bustina lievito.

Procedimento delle azioni di zia Adelaide
Nella seconda G, dove non faccio tecnologia, ho utilizzato la ricetta della torta di mele che la collega aveva già fatto fare e ho realizzato un lavoro come nella scheda seguente, avendo programmato per questa settimana il seguente obiettivo: 
Verbalizzare eventi ed esperienze personali e del gruppo classe, secondo un ordine temporale.
 Avendo solo un'ora, i bambini non sono riusciti a completare ed ho chiesto alla collega la cortesia di far terminare il lavoro, essendo anche un'attività di italiano.

giovedì

geografia


I punti di vista e la pianta degli oggetti.
Oggi, nelle due classi, ho chiesto di prendere alcuni oggetti contenuti nel portapastelli e di ossrvarli da varie angolazioni e ho dato la consegna di rappresentare con il disegno ciò che vedevano di fronte, di lato e dall'alto. Poi ho chiesto cosa notavano ed alcuni hanno risposto che il disegno cambiava, perchè se si spostavano, vedevano una parte diversa dell'oggetto. Ho chiesto poi di rappresentare il righello con le stesse dimensioni, tracciando la sua sagoma e ho spiegato che quando rappresentiamo un oggetto identico a quello reale, si dice che l'oggetto è A GRANDEZZA NATURALE.

 Ho fatto prendere la gomma, il tubetto di colla e il temperamatite e li ho fatti mettere a confronto con quelli che avevano disegnato a mano libera. Cosa notate? "I disegni sono più piccoli!" hanno risposto in coro. E quindi, disegnando l'oggetto più piccolo di quello reale, cosa avete fatto? Dopo averci pensato, Bruno ha esclamato: "l'abbiamo rimpicciulito", no, non è un errore di battitura, ha proprio detto così; sorridendo, gli ho detto che aveva ragione, ma la parola esatta era "rimpicciolito".
Vi ricordate la pianta dell'aula fatta l'anno scorso? Siiiii! E com'era disegnata? Vista dall'alto! Ma l'aula è un oggetto? No, è uno spazio con tanti oggetti. Bene, allora cos'è una pianta? Attenzione, non rispondete che è un albero. Pio: è un oggetto visto dall'alto. Si, certo, ma tu hai incollato l'oggetto sul quaderno? No, ho fatto il disegno. Allora diciamo meglio. E' il disegno di un oggetto visto dall'alto. Ma anche l'aula era vista dall'alto, quindi possiamo dire che LA PIANTA è il disegno di un oggetto o di uno spazio visto dall'alto. Ok?
Dopo aver fatto scrivere la frase alla lavagna ho chiesto nuovamente a tutti cos'è una pianta.
Durante la lezione in II H, Emanuele ha richiamato l'attenzione di tutti, perchè dal finestrone, lungo tutta la parete, ha visto uno stormo; siamo corsi tutti a vedere ed ho preferito lasciarli per un po' ad assistere a quel via vai di piccoli stormi che sicuramente si stavano preparando alla partenza. Penso che non dimenticheranno più il significato di stormo ora che ne hanno fatto esperienza.

mercoledì

geografia/scienze

Dopo la lunga merenda, durante la quale ho approfittato per organizzare il lavoro, grazie anche all'aiuto di ex alunne che mi erano venute a trovare (e non se ne vogliono andare!), abbiamo lavato il viso per finta, toccando e nominando le parti del viso; questo per introdurre la scheda su cui i bambini, discriminando i due sessi, dovevano completare e poi ridisegnare sotto il loro volto

E' andata molto bene. Tutti si riconoscono nel sesso di appartenenza e hanno completato con tutti i particolari.
Successivamente, ho disegnato uno scaffale alla lavagna e ho chiamato alla lavagna alcuni bambini chiedendo loro di disegnare alvune forme IN ALTO A DESTRA o IN BASSO A SINISTRA. Quando ho constatato che risultava facile il compito, l'ho fatto disegnare sul quaderno, dando i comandi per l'esecuzione (anche questa attività è molto utile per organizzare lo spazio pagina), ho consegnato dei pezzetti di carta su cui erano disegnati due quadrati e due cerchi e ho chiesto di colorarli come quelli fatti alla lavagna e ho fatto scrivere la consegna come da scheda; Purtroppo il tempo è volato e non sono riusciti a ritagliare le figure per poi inserirle sullo scaffale secondo le indicazioni, che darò a voce (non tutti sanno leggere). Venerdì continueranno. 

Natale

A scuola già si è a caccia di materiale per il tema natalizio: poesie, idee per lavoretti, canti, recite, ecc.
Nelle prime le colleghe hanno deciso di far acquistare una tegolina già decorata; in una seconda la collega farà decorare con degli stampini natalizi una tovaglia di carta, nell'altra si è deciso di far fare dei decori con il das ed io li farò dipingere. Nelle quinte non hanno ancora deciso.
Per chi volesse fare un calendario particolare, consiglio questa scheda che realizzai l'anno scorso, ma che non utilizzai. Nei riquadri si possono far scrivere propositi per ogni mese. (eseguita con word)


Nella cartella dei ricordi degli anni precedenti ho trovato le foto di alcuni lavoretti che i bambini hanno eseguito.
Questi furono eseguiti in seconda. Belli, soprattutto perchè ognuno diverso dall'altro, in base alla fantasia dei bambini e tutto con materiale riciclato in casa. 



 Questo, sempre in seconda, fu un lavoro collettivo che esponemmo nel corridoio.

 Fra i ricordi ho trovato anche questa poesia presa dal web, ma non l'ho mai fatta fare. 
 Bellissimi questi lecca-lecca preparati per i canti di Natale; in particolare per la canzone di Benigni: "Dentro una favola". Ricordo si era in terza e ad un certo punto della canzone i bambini andavano a prendere per mano i loro genitori e si fece un cerchio enorme nell'auditorium.
Questo il lavoretto in terza eseguito con sei bottiglie di plastica. La base fu preparata da me, perchè si doveva usare forbici appuntite e colla a caldo, poi ogni bambino decorò il suo albero a piacere. La foto riprende quello che avevo realizzato per i miei figli.

Questi quadretti furono fatti in quinta. Mio marito preparò le basi di legno e i bambini le decorarono con la pasta; dopo averli spruzzati alcuni d'oro e altri d'argento, furono abbelliti con merletti o centrini (sempre riciclati in casa). 

 In questo il bambino vi incollò anche il sale.

In prima, l'anno scorso, si iniziò a novembre per preparare il calendario
















Sempre in prima, si preparò il quaderno delle attività interdisciplinari sul Natale






































In quinta feci preparare un cartoncino augurale molto semplice: si fanno disegnare delle onde su un triangolo di cartoncino verde; si ritaglia lungo le curve e si ricostruisce il triangolo, distanziando le parti; poi si decora con bottoni, perline fiocchetti e tutto quanto si può riciclare (io li chiamai "nciucini" e molte mamme vennero a chiedermi di cosa si trattasse)